Anima Serena

Cristalloterapia: Guida Per l'uso

In questo articolo ti presenterò una panoramica della pratica della cristalloterapia.

Se mi seguirai alla fine del nostro viaggio conoscerai la sua storia millenaria, i benefici che può portare alla tua vita, il rapporto con lo zodiaco.

Interessante, vero? 

Ma il bello arriverà alla fine, quando ti dirò quali caratteristiche valutare per scegliere la TUA pietra e come prendertene cura.

 

Accomodati, che partiamo! 

Cos'è la Cristalloterapia?

La cristalloterapia è una pratica che utilizza cristalli e pietre preziose per promuovere il benessere fisico, mentale e spirituale. 

I cristalli interagiscono con la Sfera Spirituale della persona riequilibrando i chakra e le energie. 

A seconda del tipo di trattamento necessario i cristalli possono essere posizionati in prossimità dei chakra, usati durante la meditazione o indossati. 

Si può praticare in combinazione con altre terapie o come trattamento autonomo.

Tuttavia deve essere considerata una terapia complementare e non alternativa, come spiego in questo paragrafo. 

Ma ora basta con l’introduzione e partiamo per il nostro viaggio nella storia della cristalloterapia.

Breve Storia della Cristalloterapia

I cristalli sono stati usati fin dall’alba dei tempi per fini propiziatori, simbolici o  taumaturgici da popolazioni lontanissime fra loro nello spazio e nel tempo.

Sto parlando di Egiziani, Greci, Romani, Maya, Aztechi e le antiche popolazioni dell’India. 

Popoli con culture, religioni e filosofie totalmente diverse fra di loro utilizzavano i cristalli per migliorare la loro salute, allineare i chakra, riscoprire la loro spiritualità e in generale vivere al meglio.

Durante il medioevo europeo alcuni cristalli, come l’ametista, continuarono ad avere un grande valore simbolico, ma è nel Rinascimento che si assiste a una rinascita della cristalloterapia. 

La figura chiave della rinascita in epoca rinascimentale fu Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim, conosciuto ai più come Paracelso (1493-1541).

Paracelso era un medico, laureato all’università di Ferrara nel 1516, alchimista,  astrologo e filosofo. 

Credeva nella “dottrina delle segnature” o “firme“, secondo cui le proprietà come la forma e l’aspetto di una pianta o un minerale indicavano il suo uso terapeutico.

In una frase:

“Il simile cura il simile.”

Ritratto di Paracelso

Secondo questa dottrina le piante grasse potevano essere usate per rimettere in forze gli ammalati che avevano perso molto peso oppure le piante di lattice potevano aiutare le donne con poco latte.

Riguardo ai cristalli sosteneva l’utilizzo in base alle loro corrispondenze astrologiche e alle loro segnature. 

La cristalloterapia era integrata in un sistema di medicina olistica che includeva anche l’astrologia e l’alchimia.

Nel XVI e XVII secolo l’Europa vide un crescente interesse per alchimia, astrologia e scienze occulte.

Nel XVIII secolo, con l’avvento dell’Illuminismo le pratiche considerate superstiziose o non razionali come la cristalloterapia furono messe da parte dalla comunità scientifica. 

Spiritualità misticismo e occultismo tornarono alla ribalta il secolo successivo grazie al Romanticismo.

Tuttavia l’uso dei cristalli in questo periodo era più legato alla pratica divinatoria che alla guarigione spirituale.


Helena Blavatsky

Foto di Helena Blavatsky e H.S. Olcott

Fra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo nacquero nuovi movimenti spirituali ed esoterici come la “Società Teosofica” fondata a New York da Helena Blavatsky nel 1875.

Nella sua opera monumentale “Iside Svelata” del  1877 promuove l’idea che la materia e lo spirito sono manifestazioni della stessa realtà divina.

Questo concetto ha aperto la strada all’accettazione dei cristalli come strumenti per la meditazione, la guarigione e l’espansione della coscienza.  

Ma quando nasce la cristalloterapia “moderna”?

Il decennio fra gli anni ’60 e ’70 videro la nascita del movimento New Age. 

La New Age affondava le sue radici nel misticismo, nell’esoterismo e nelle filosofie orientali. 

Fu grazie a questo movimento che i cristalli vennero abbracciati come strumenti per la guarigione spirituale

La cristalloterapia iniziò ad essere vista come parte di un approccio olistico alla salute e al benessere. 

A metà degli anni ’80 iniziò a diffondersi una teoria, particolarmente interessante, sviluppata da tale Marcel Vogel.

Quale teoria? E chi era Marcel Vogel?

Marcel Vogel fondatore di una teoria importante della cristalloterapia

Foto di Marcel Vogel

Marcel Vogel (1917 – 1991) fu un eclettico pensatore. 

Laureatosi all’università di Chicago nel 1943 con la tesi “Luminescenza in liquidi e solidi e applicazioni pratiche”, fondò una sua azienda la “Vogel Luminescence”, che vendette nel 1957 e lavorò come ricercatore per IBM fino al 1984. 

Durante i 27 anni di lavoro alla IBM conseguì 32 brevetti e collaborò allo sviluppo di prodotti che usiamo ancora oggi.

Sto parlando dei cristalli liquidi, la tecnologia utilizzata dai monitor a schermo piatto e degli hard disk magnetici. 

Una volta in pensione Vogel si avvicinò al mondo della cristalloterapia. 

Da ex scienziato si divertì a condurre esperimenti per esplorare la possibilità di programmare i cristalli per influenzare la materia vivente e l’acqua.

Secondo la sua teoria infatti i cristalli possono immagazzinare e poi rilasciare l’energia amplificandola o guidandola verso un punto preciso.

Il suo contributo maggiore è stato lo sviluppo del “cristallo Vogel”, un cristallo di quarzo tagliato in una forma precisa per ottimizzare la capacità di guarigione.

Quarzo Vogel

Con il taglio Vogel finisce il nostro breve viaggio nella storia della cristalloterapia, grazie per aver letto fin qui!

Se continuerai a seguirmi, nel prossimo paragrafo approfondiremo il concetto di energia.

Andiamo!

L'energia

La caratteristica principale dei cristalli è di immagazzinare e trasmettere energia a un particolare chakra.

Ogni cristallo ha la sua vibrazione unica e può aiutare a equilibrare le energie del corpo in modo diverso.

Ok, ma cos’è l’energia?

Qi (o Chi) in Cina, Ki in Giappone, Mana in Polinesia e Prana in India…

Nel corso della storia è stata chiamata in molti modi da popolazioni diversissime e lontanissime fra loro nel tempo e nello spazio.

 

L’energia è la Trama dell’Universo. 

E’ responsabile della nostra salute fisica, mentale e spirituale.

Si manifesta attraverso il soffio vitale, o “prana”, ed è l’energia vitale che attraversa il corpo di ogni essere vivente. 

Nel corpo umano l’energia viene raccolta e convogliata dai chakra, vortici di energia che si trovano lungo la colonna vertebrale.

L’energia vitale è strettamente collegata ai chakra, e l’armonia tra i due è essenziale per il nostro benessere fisico, mentale ed emotivo.

Quando l’energia vitale fluisce liberamente attraverso i chakra, il nostro corpo e la nostra mente sarebbero in uno stato di equilibrio e armonia.

Se l’energia vitale è bloccata in un determinato chakra, avremo problemi di salute fisica, emotiva o mentale in quella zona del corpo.

Ad esempio, se l’energia vitale è bloccata nel chakra della gola, si potrebbe soffrire di attacchi di tosse inspiegabili, alitosi e mal di gola.

Con l’utilizzo dei cristalli si possono sbloccare e stimolare i chakra riportandoli in equilibrio.

Nel prossimo paragrafo ti parlerò proprio dei benefici dei cristalli…

Benefici della cristalloterapia

I cristalli portano a chi li usa molteplici benefici sul piano fisico, emotivo e spirituale.

Ogni cristallo ha le sue peculiarità e si armonizza con chakra ben precisi. 

Non esistono cristalli “tuttofare” che vanno bene ogni situazione. 

Gli effetti più comuni e apprezzati sono:

 

  • Riduzione dell’ansia e dello stress
 
  • Più energia per vivere le proprie giornate
 
  • Migliore percezione della realtà
 
  • Maggiore comprensione delle proprie emozioni
 
  • Purificazione dell’aurea energetica
 
  • Risveglio della propria spiritualità
 

Nonostante i primi due effetti siano collegati alla Sfera Fisica la cristalloterapia non deve essere considerata una medicina alternativa, bensì complementare e non può sostituirsi alla biomedicina.

Cos’è la biomedicina?

La biomedicina è la medicina occidentale convenzionale, quella che si studia all’ università e si pratica negli ospedali.

La biomedicina è uno strumento potentissimo per curare le malattie della che si originano nella Sfera Fisica, come la psicoterapia è un ottimo strumento per quelle della Sfera Mentale.

Le malattie, fisiche o mentali come la depressione, creano un abisso energetico che risucchia la forza vitale. 

Perchè la cristalloterapia non è un’alternativa alla biomedicina?

Se non viene chiuso, agendo sulla Sfera “colpevole” con la biomedicina o la psicoterapia l’abisso risucchierà l’energia anche dei cristalli più potenti. 

I cristalli lavorano in sinergia con la biomedicina e potenziano al massimo i suoi effetti, accorciando la durata e la durezza della malattia ma non possono fare tutto da soli.

La biomedicina e la psicoterapia guariscono il corpo e la mente, i cristalli riequilibrano chakra ed energie e armonizzano lo spirito.

Utilizzare solo i cristalli nella speranza di guarire da una malattia non è assolutamente una soluzione.

 

La cristalloterapia è una pratica complementare e non un’alternativa alla biomedicina.

 

Ti faccio un esempio pratico:

Se la tua dieta è ricca di zuccheri e trascuri l’igiene orale puoi ricoprirti di turchese dalla testa ai piedi, ma non ti salverai da una serie di (costosi!) appuntamenti dal dentista.

 

Il potere dei cristalli è limitato alla Sfera Spirituale.

Curare una malattia che non si è originata nella Sfera Spirituale con i cristalli è come riempire un secchio bucato. 

Puoi riversarci dentro un oceano, ma il secchio continuerà a svuotarsi.

Se il buco si è generato da uno strappo nella nostra sfera emotiva o fisica, intervenire solo sulla sfera spirituale non servirà a nulla.

Preoccuparsi solo della Sfera Spirituale è una pessima idea.

Siamo totalmente felici e in salute solo quando le tre sfere sono in armonia fra di loro.

 

Ora che abbiamo visto cosa possono fare i cristalli per te, vediamo come fare per scegliere il cristallo perfetto… 

… ma prima dobbiamo sfatare un mito diffusissimo.

I Cristalli e I Segni Zodiacali

E’ un’opinione diffusa che ogni cristallo sia legato ad un segno zodiacale con cui si armonizza particolarmente bene.

Ti sarà capitato sicuramente di trovare una lista tipo questa:

  • Ariete: Corniola
  • Toro: Smeraldo
  • Gemelli: Agata
  • Cancro: Quarzo rosa
  • Leone: Occhio di tigre
  • Vergine: Giada
  • Bilancia: Quarzo ialino
  • Scorpione: Topazio
  • Sagittario: Turchese
  • Capricorno: Granato
  • Acquario: Ametista
  • Pesci: Acquamarina

Sono Toro ascendente Vergine, devo per forza vendere un rene per comprare giada e smeraldi?

No, rimetti pure a posto il bisturi.

Personalmente trovo queste liste un po’ inutili se non addirittura fuorvianti, perchè:

 

1) Il solo segno solare NON E’ SUFFICIENTE per dare un’idea precisa del tema natale dell’individuo. 

Mancano coordinate importanti come l’ascendente e le coordinate dei pianeti.

Questi elementi formano un quadro unico per ogni individuo, influenzando in modo diverso la personalità e le inclinazioni. 

 

2) L’assegnazione in base al segno zodiacale non tiene conto della complessità della persona.

Ogni essere vivente ha la sua vibrazione, il suo equilibrio dei chakra, le sue necessità energetiche.

I bisogni energetici non cambiano solo da persona a persona, ma anche in base al momento della giornata e alla fase della vita.

Non manteniamo lo stesso equilibrio energetico per tutto il giorno o tutta la vita.

Pensa alla tua infanzia, avevi gli stessi bisogni e gli stessi desideri che hai adesso? 

Probabilmente no. 

A esigenze differenti corrispondono pietre differenti.

 

3) La connessione personale con i cristalli è importantissima.

 

La scelta di un cristallo non può non essere istintiva.

Cosa significa?

Bisogna provare attrazione (spirituale, non fisica!) per la pietra che si sceglie di indossare o utilizzare. 

Se prendendola in mano non avverti nessuna sensazione, ci sono due possibilità:

 

La prima è che quella pietra non è la pietra giusta per te. 

Può succedere. 

Magari è una turchese e tu in quel momento hai bisogno di un topazio.

Ma c’è un’altra possibilità.

Se hai trascurato molto a lungo la Sfera Spirituale, potrebbe essersi atrofizzata.

Proprio come Sfera Fisica ha bisogno di muoversi e tenersi in forma, altrimenti ci presenterà il conto alla prima passeggiata un po’ più lunga, anche la Sfera Spirituale deve essere “allenata”!

Non è una condizione permanente e con impegno e costanza si può rimettere in forma anche la Sfera Spirituale!

Ma se non posso usare il segno zodiacale per scegliere la pietra giusta, come posso fare?

Basarsi esclusivamente sul proprio segno zodiacale per decidere l’acquisto di una pietra è una scommessa. 

Magari si indovina, magari no.

 

Per scoprire se un cristallo può fare al caso tuoi puoi leggere il prossimo paragrafo, in cui parlo delle caratteristiche fondamentali per scegliere i cristalli. 

4 caratteristiche per scegliere il tuo cristallo

Ogni cristallo possiede caratteristiche che ne influenzano il modello energetico.

Il modello energetico di un cristallo è importante perchè ci permette di capire se una pietra può essere adatta ai nostri bisogni.

Vediamo quali sono queste caratteristiche.

Sistema Cristallino

Il sistema cristallino è la struttura base delle molecole che compongono il cristallo

In natura si trovano 7 diversi sistemi cristallini +1.

Ognuno ha una sua struttura geometrica che conferisce al cristallo una vibrazione energetica unica.

Ogni sistema cristallino ha una sua personalità può essere usato per innescare cambiamenti o ricercare la stabilità.

Colore

Il colore di un cristallo non influenza solo la sua estetica, ma è una precisa indicazione del tipo di vibrazione emessa. 

A ognuno dei 7 chakra corrisponde un colore preciso.

Per esempio la turchese, di colore blu è associata a Vishudda, il quinto chakra, mentre la corniola è la pietra di Muladhara, il primo chakra.

Ma non posso comprare un cristallo solo perchè mi piace?

Certo! Anzi, se un cristallo ti attira, è un ottimo segno!

I cristalli che usiamo ci devono piacere. 

Se ci piacciono vuol dire che sono quelli di cui abbiamo bisogno in quel momento!

Forma e Taglio

La forma e il taglio di un cristallo influiscono sul modo in cui l’energia viene diffusa o focalizzata.

Ti ricordi di Vogel?

I cristalli grezzi o in forma naturale emanano energia in modo più uniforme in tutte le direzioni.

Quelli tagliati in forme specifiche, come i cristalli Vogel o le piramidi, si possono usare per dirigere e amplificare l’energia in modi particolari. 

Purezza e Qualità

La purezza e la qualità di un cristallo influenzano la sua capacità energetica. 

I cristalli naturali spesso sono più potenti di quelli trattati specie se sintetici o colorati artificialmente.

Si, sto parlando di te, howlite tinta!

Anche se non è sempre possibile ottenere cristalli puri o di alta qualità è importante scegliere cristali che siano il più possibile naturali.

Anche la provenienza del cristallo è un aspetto importante, perché come viene estratto e trattato influenza le sue vibrazioni. 

Un cristallo estratto da una persona ridotta in schiavitù (o quasi) può avere la stessa carica energetica di uno estratto e lavorato da qualcuno felice e soddisfatto del suo lavoro?

I cristalli estratti in modo etico e sostenibile sono sempre da preferire, anche solo per il lato umano!

Va bene, ho trovato il cristallo perfetto. Ora che ci faccio?

Continua a leggere, nel prossimo paragrafo troverai una guida generale alla cura dei cristalli.

Utilizzo e Cura dei Cristalli

Il modo più comune di utilizzare un cristallo è indossarlo.

Puoi portarlo come bracciale, amuleto o perchè no, come cavigliera o diadema.

Un altro utilizzo comune è purificare l’energia di determinati ambienti, come le stanze della casa o dell’ufficio.

Alcuni cristalli si possono usare in modi particolari, ad esempio l’ametista infilata sotto al cuscino aiuta a combattere l’insonnia.

Ma passiamo alla cura dei cristalli.

La purificazione con l'acqua

Una delle pratiche più dibattute nell’ambito della cristalloterapia è la purificazione delle pietre.

Serve davvero? 

Assolutamente si, assolutamente no, serve solo a rafforzare il nostro legame, non è indispensabile ma male non fa…

Le scuole di pensiero sono veramente tante!

Personalmente ritengo che sia un’ottima abitudine per prendere confidenza e rafforzare il nostro legame con i cristalli.

Ora vediamo nella pratica cosa fare per purificarle. 

Il metodo più comune prevede di lasciare i cristalli sotto l’acqua corrente, meglio se di una sorgente naturale piuttosto che di un rubinetto.

Bella l’idea di portare le mie pietre a purificarsi sotto una cascata come un monaco zen, ma io vivo in città e la cascata più vicina è a due ore di macchina!

Non tutti abbiamo la fortuna di vivere immersi nella natura, quindi come possiamo emulare una sorgente naturale?

Raccogliamo dell’acqua, meglio se piovana, altrimenti andrà bene quella del rubinetto, dentro un contenitore.

Sarebbe meglio evitare i contenitori in plastica e prediligere materiali di origine naturale come la noce di cocco o il bambù.

Lasciate riposare l’acqua all’interno del contenitore circa 6 ore, 4 se è una giornata molto calda.

Tenete la pietra in mano e rovesciateci sopra poco a poco l’acqua raccolta nel contenitore. 

Questa tecnica funziona molto bene con i quarzi.

La purificazione con il sale

La purificazione con il sale è una tecnica molto potente, ma non è adatta a tutte le pietre.

Controlla sempre la porosità della pietra che vuoi purificare.

Se è molto porosa usa l’acqua corrente o la pietra ne uscirà irrimediabilmente rovinata.

Prendi il solito contenitore in bambù o fibra di cocco e riempilo di sale fino a metà.

Il sale grosso da cucina va benissimo.

Appoggia al centro la pietra e poi ricoprila con altro sale.

Lasciala riposare 12 ore. 

Abbiamo visto le due principali tecniche di purificazione, ora vediamo un altro argomento dibattuto.

I cristalli vanno ricaricati?

Anche qui, come per la purificazione ci sono diverse scuole di pensiero. 

Io sono dell’idea che i cristalli non sono smartphone e non hanno un particolare bisogno di essere ricaricati.

Ogni pietra ha la sua tecnica preferita, quella più comune consiste nel lasciare la pietra esposta ai raggi lunari per una notte.

Grazie per aver letto fin qui, ora manca solo l’ultimo aspetto della cura della pietra.

Come pulire i cristalli

Per pulire i cristalli è sufficiente sciacquarli sotto l’acqua corrente del rubinetto.

Non usare i prodotti per la pulizia della casa

La maggior parte sono prodotti pieni di agenti chimici che rovineranno la pietra. Irrimediabilmente.

 

Spero che questo articolo di introduzione al mondo della cristalloterapia ti sia piaciuto e di aver risposto ai tuoi dubbi.

Ora vorrei chiederti una cosa….

Cosa posso migliorare? 

Scrivimelo nei commenti! Con un minuto di tempo mi farai un regalo enorme!

Contenuti